terra cruda

Città della terra Cruda

L’Associazione Nazionale Città della terra cruda nasce il 16 Novembre 2001 per valorizzare la cultura della terra cruda e il patrimonio e i valori dei territori che appartengono a questa cultura, promuovendone lo sviluppo sostenibile.

L’Associazione, attraverso le proprie attività, il sostegno alla ricerca scientifica ed alla sperimentazione, promuove il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunità.

I Comuni della terra cruda costituiscono una rete di contatti e scambi nel riconoscimento delle reciproche diversità e della autonomia di ogni centro della rete. La Rete tra i Comuni è lo strumento attraverso il quale garantire la partecipazione delle comunità agli obiettivi condivisi, tramite sistemi informativi, osservatori, banche dati delle buone pratiche e dei progetti che perseguono le finalità della rete stessa, e attraverso la collaborazione con le Università, centri di ricerca esperti ed appassionati.

L’Associazione promuove il recupero e riuso del patrimonio edilizio abbandonato, onde limitare la cementificazione dei suoli agricoli in linea con il documento “Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione del suolo” della Commissione europea con il quale ci si propone che entro il 2020 le politiche dell’UE tengano conto delle loro conseguenze nell’uso dei terreni, con il traguardo di un incremento dell’occupazione netta di terreno pari a zero da raggiungere entro 2050.

Numerose sono state le iniziative organizzate dall’Associazione a Serrenti, in particolare laboratori internazionali ospitati presso la “Vetrina in Terra Cruda”, con la preziosa e indispensabile collaborazione dell’Università di Cagliari e dell’Arch. Maddalena Achenza.

Sono stato Presidente dell’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda dal 2012 al 2013.

Questo video testimonia le diverse fasi di un laboratorio in cui, insieme alla terra cruda, abbiamo sperimentato anche l’utilizzo del bambù.