Il 7 ottobre 2016 ero a Solarussa insieme agli amici de “La storia sarda nella scuola italiana”. Abbiamo incontrato i bambini da 4 a 10 anni per raccontare “Sa Die da Sa Sardigna”.
Noi l’abbiamo raccontata ai bambini e i bambini l’hanno disegnata a noi.
Grazie all’amministrazione comunale, alla Pro Loco, a tutti i genitori ma sopratutto grazie a più di 40 bambini vivaci e attenti alla storia della Sardegna e dei Sardi.
LA CACCIATA DEI PIEMONTESI
I sardi si ribellarono ai Piemontesi e il 28 aprile 1794 i Piemontesi furono cacciati dalla città di Cagliari: furono costretti a imbarcarsi e dovettero lasciare la Sardegna.
Il 28 aprile 1794 è chiamato “Sa Die De S’Acciappa” (cioè il giorno della cattura – dei Piemontesi). In quel giorno tutto il popolo partecipò a questa rivolta patriottica contro i piemontesi.
Per riconoscere i sardi dai piemontesi (?) quando si incontrava qualcuno per strada gli si diceva: «Nara cixiri!». Chi non pronunciava correttamente la «x» veniva immediatamente condotto all’imbarco.
PROCURAD’E MODERARE
Intanto, anche nelle campagne i contadini si ribellavano ai nobili che possedevano le terre e facevano pagare tasse altissime agli agricoltori.
I contadini occuparono i campi e si misero a coltivarli per sé. In questo modo protestavano contro le ingiustizie e speravano di ottenere una vita migliore.
La loro rivolta si svolse al canto Su patriottu sardu a sos feudatarios, cioè Il patriota sardo ai feudatari. Tutti noi conosciamo questo canto con il titolo Procurade ’e moderare, dalle sue prime parole.