Where is Deep? (Ussaramanna)

Where is Deep?

Erano appena arrivati nella grande città per cercare una piccola fabbrica di sogni, conosciuta con il nome di “Deep”.

Era un gruppo piuttosto improbabile e sgangherato (dalle mie parti si direbbe “ghettausu a pari”): camminavano per le strade traf cate e i vicoli oscuri chiedendo:

“Dove possiamo trovare Deep?”

“Conoscete Deep?” “C’è Deep?”

Sembrava che non riuscissero a trovare la strada giusta.

Guidava il gruppo Rosaria che nella sua agenda teneva annotati alcuni suggerimenti e indicazioni per trovare Deep. Seguiva Enrica che, prevedendo il lungo viaggio, si era portata una scorta di diciotto vassoi di preziosi dolci, che comunque condivideva con il resto del gruppo.

E ancora Roberto e Francesca che, con passo da marciatori, davano il ritmo a tutto il gruppo.
“Dove possiamo trovare Deep?”
“Conoscete Deep?”

“C’è Deep?”
Francesca la pittrice provava a convincere il gruppo a dormire un poco e sognare Deep.

Provarono. Invano.

Martina “tutti sanno” si lamentava perché il gruppo non seguiva un percorso regolare, rettilineo o circolare. Federica, al tuono del cannone, provava a far avanzare il popolo verso il sogno di libertà.

Paolo Pallone se la giocava così: un passaggio e un palleggio.

Cobra Francesca si affacciava a ogni porta e a ogni nestra e a tutti faceva la stessa domanda:

“Dove possiamo trovare Deep?”

“Conoscete Deep?”

“C’è Deep?”

Maddalena Tempera non smetteva di fotografare case, alberi, nuvole e sembrava poco interessata ad arrivare alla meta.

Laura, piuttosto che aiutare i compagni, tirava fuori dalla borsa scarpe, bracciali, collane, foulard e addirittura una ricevitoria del lotto. Ambo secco!

Per fortuna Piero in 5 minuti riuscì a riportare tutto il gruppo in cammino.

Alice Spring incitava i compagni a tener duro e procedere con entusiasmo.

Massimo promulgò la propria non conformità e prontamente propose una procedura per procedere in processione. Laura “sa Regina” richiamò tutti all’ordine: l’obiettivo poteva essere vicino, ma anche no. Nonostante il richiamo procedeva con ritardo Luca, appesantito da due cuffie giganti dalle quali ascoltava Sandy Marton a palla.

Seguiva ancora Alessandra che spingeva la carrozzina con il piccolo Dream.
In ne Marianna sorridente fermò un bambino che giocava e gli chiese:

“C’è Deep?”

E il bambino rispose: “Sono io. Siete arrivati!

Luca Becciu

 

Il racconto è compreso nel volume “7 anni guardando avanti” (Koinòs, 2016)
Da questo racconto è tratto il video “Where is Deep”